Rispetto alle classiche bioclimatiche Gibus, le pergole fotovoltaiche si distinguono per la presenza di pannelli solari applicati direttamente sulle lame.
Per questo, rappresentano una soluzione innovativa per la progettazione di spazi esterni e per l’accumulo di energia.
Per sfruttare l’energia prodotta dai pannelli fotovoltaici della pergola, è necessario disporre di un inverter, che consente di convertire l’energia prodotta dai pannelli in corrente alternata. Per scegliere l’inverter più adatto alle proprie esigenze è consigliabile affidarsi ad un elettricista specializzato. Una volta scelto, è importante collegarlo alla rete elettrica e alimentarlo dalla stessa per farlo funzionare.
L’energia prodotta può essere utilizzata sia per il funzionamento della pergola stessa – dalla movimentazione delle lame alla chiusura delle strutture, fino all’accensione di luci, led e altri accessori – sia per alimentare altri elettrodomestici nella propria casa, caricare la batteria o addirittura venderla ad un fornitore di energia.
Quanta energia viene prodotta dalla pergola fotovoltaica?
La potenza può variare, ma in genere arriva fino a 2,7 kW. È molto importante tenere conto della quantità di luce solare presente durante la giornata.
Ad esempio, una Energy Pergola di dimensioni 4,00 m x 4,50 m con 18 lame fotovoltaiche produce una Potenza Nominale di 1,35 kW, sufficiente per coprire l’utilizzo di un condizionatore per circa 6-7 ore al giorno durante i mesi estivi.
Come orientare i pannelli?
Per ottenere la massima resa energetica, è importante orientare correttamente i pannelli fotovoltaici sulla pergola.
La produzione energetica dei moduli fotovoltaici è migliore quando vengono colpiti da una luce incidente ortogonale alla superficie del modulo stesso e in assenza di ombreggiamenti. Per questo la possibilità di orientare liberamente le lame frangisole risulta un perfetto ausilio per una migliore orientazione dei moduli fotovoltaici rispetto ai raggi solari.
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